CHIAMATI PER LA MISSIONE: UN SABATO IN SANTA CROCE A FIRENZE
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CHIAMATI PER LA MISSIONE: UN SABATO IN SANTA CROCE A FIRENZE
Cari amici
ringrazio di cuore tutto l’equipe che ha preparato anche quest’anno gli incontri di PREGHIERA DI GIOVANI. Il Vescovo non ha mancato di manifestare pubblicamente la sua soddisfazione e credo sia questa la ricompensa più bella.
Sta andando molto bene anche il CORSO PER ANIMATORI DI ESTATE RAGAZZI. Oltre 100 i partecipanti. E anche qui non posso fare a meno di ringraziare tutti coloro che si stanno impegnando con fatica e fantasia per la buona riuscita dell’iniziativa.
Infine di seguito troverete la lettera degli intrepidi che sono venuti sabato 10 maggio ad annunciare che l’incontro con Gesù cambia la vita in Piazza Santa Croce a Firenze ai ragazzi che quella sera “per sbaglio” si trovavano lì. Sono le prove della MISSIONE GIOVANI che realizzeremo anche noi nei giovedì di luglio durante PRATOESTATE. I coraggiosi che vogliono aggregarsi sappiano che in Giugno faremo sabato 14 Giugno anche qui a Prato per rodare la nostra equipe di sentinelle del mattino. Prossimamente notizie più dettagliate. Intanto leggete qui sotto.
CHIAMATI PER LA MISSIONE: UN SABATO IN SANTA CROCE A FIRENZE -
Due incontri di formazione incontrando chi nelle piazze aveva già fatto esperienza di missione (Sentinelle del mattino di Pasqua; Comunità Nuovi Orizzonti; Frati Francescani) ma quello di cui vogliamo parlarvi è delle forti sensazioni che abbiamo vissuto sul campo sabato 10 maggio.
Ci siamo ritrovati per la Messa delle 18 nella Basilica di Santa Croce dopodiché ci siamo ritrovati catapultati nell’esperienza che probabilmente hanno vissuto gli apostoli quando, impauriti, furono mandati da Gesù per le strade del mondo dopo Pentecoste.
Dopo i preparativi di addobbo della chiesa, dove in seguito i giovani della piazza sono stati accolti, e una breve e frugale cena con il gruppo delle Sentinelle del mattino di Pasqua, un seminarista, Gianni, ci ha dato qualche dritta ed è lì che abbiamo vissuto la nostra prima sensazione forte. Alla frase: “chi di voi ha paura e si sente inadeguato…”, un comune senso di sollievo si è impadronito di noi: “Che bello, ancor prima di iniziare è finita! Possiamo andare!”. Ma ancor prima di aver assaporato questo sollievo, Gianni ci ha spiegato che erano proprio questi i sentimenti necessari e richiesti per questa chiamata. Possiamo assicurarvi che era proprio questo che provavamo: il terrore della piazza, annunciare in modo così diretto Gesù ai giovani. Era la prima volta che ci capitava. Chi non avrebbe avuto paura.
La serata è proseguita con un momento molto forte di preghiera comunitaria. La presenza di Gesù Eucaristia sull’altare, la partecipazione corale di tutti, ci ha fatto vivere le sensazioni che probabilmente i primi discepoli di Gesù provavano nel sentirlo, nell’averlo vicino. È stata la sua presenza sull’altare e la discesa dello Spirito Santo per mezzo del sacerdote che ci ha liberati da quel senso di timore ed inadeguatezza del compito che stavamo per ricevere.
La preghiera si è conclusa con l’invocazione dello Spirito Santo, era anche la vigilia di Pentecoste, e l’imposizione delle mani da parte del sacerdote che aveva il mandato diretto dall’Arcivescovo di Firenze; gesto che rappresenta l’investitura ufficiale di Testimoni di Cristo nella piazza.
In coppia, come i discepoli mandati da Gesù, abbiamo affrontato la piazza tenendo bene a mente l’ultimo consiglio di Gianni: “le persone dalle quali non andreste mai sono quelle giuste!”.
Piazza Santa Croce il sabato sera è il mondo che Gesù indicava: spacciatori, punk, ubriachi, atei, musulmani, giovani ai margini della società a cui sicuramente il messaggio che portavamo: “entra con noi ed incontrerai Gesù”, pensavamo potesse non interessare. Invece ci siamo sentiti accolti, tutta questa variegata umanità ha in parte accettato direttamente il nostro invito entrando in Chiesa e pregando davanti all’eucaristia, e in parte ha comunque recepito il nostro messaggio ascoltando le nostre parole ed intessendo con noi un dialogo sulla fede.
Oltre a questo invito, il messaggio diretto che portavamo era quello dell’amore di Gesù morto e risorto per ogni uomo e che Lui, in qualunque momento della vita dell’uomo, è disposto ad accoglierlo ed ascoltarlo.
Quello che abbiamo vissuto è stata probabilmente una delle esperienze più forti della nostra vita.
Sentivamo Gesù con noi, la forza dello Spirito, la protezione del Padre. Ci siamo sentiti davvero discepoli inviati per le strade del mondo ad incontrare l’uomo con le sue povertà e le sue ricchezze.
Da sottolineare la forza che abbiamo ricevuto facendo questa esperienza in gruppo e condividendo già sulla strada del ritorno queste comuni sensazioni.
La pace, la serenità di cuore e d’animo, ed anche un’energia a noi sconosciuta vissute durante la serata, ci hanno accompagnato anche nei giorni seguenti lasciandoci la voglia di ripetere quest’esperienza.
Rocco, Sara, Deborah, Francesco, Paolo, David
ringrazio di cuore tutto l’equipe che ha preparato anche quest’anno gli incontri di PREGHIERA DI GIOVANI. Il Vescovo non ha mancato di manifestare pubblicamente la sua soddisfazione e credo sia questa la ricompensa più bella.
Sta andando molto bene anche il CORSO PER ANIMATORI DI ESTATE RAGAZZI. Oltre 100 i partecipanti. E anche qui non posso fare a meno di ringraziare tutti coloro che si stanno impegnando con fatica e fantasia per la buona riuscita dell’iniziativa.
Infine di seguito troverete la lettera degli intrepidi che sono venuti sabato 10 maggio ad annunciare che l’incontro con Gesù cambia la vita in Piazza Santa Croce a Firenze ai ragazzi che quella sera “per sbaglio” si trovavano lì. Sono le prove della MISSIONE GIOVANI che realizzeremo anche noi nei giovedì di luglio durante PRATOESTATE. I coraggiosi che vogliono aggregarsi sappiano che in Giugno faremo sabato 14 Giugno anche qui a Prato per rodare la nostra equipe di sentinelle del mattino. Prossimamente notizie più dettagliate. Intanto leggete qui sotto.
CHIAMATI PER LA MISSIONE: UN SABATO IN SANTA CROCE A FIRENZE -
Due incontri di formazione incontrando chi nelle piazze aveva già fatto esperienza di missione (Sentinelle del mattino di Pasqua; Comunità Nuovi Orizzonti; Frati Francescani) ma quello di cui vogliamo parlarvi è delle forti sensazioni che abbiamo vissuto sul campo sabato 10 maggio.
Ci siamo ritrovati per la Messa delle 18 nella Basilica di Santa Croce dopodiché ci siamo ritrovati catapultati nell’esperienza che probabilmente hanno vissuto gli apostoli quando, impauriti, furono mandati da Gesù per le strade del mondo dopo Pentecoste.
Dopo i preparativi di addobbo della chiesa, dove in seguito i giovani della piazza sono stati accolti, e una breve e frugale cena con il gruppo delle Sentinelle del mattino di Pasqua, un seminarista, Gianni, ci ha dato qualche dritta ed è lì che abbiamo vissuto la nostra prima sensazione forte. Alla frase: “chi di voi ha paura e si sente inadeguato…”, un comune senso di sollievo si è impadronito di noi: “Che bello, ancor prima di iniziare è finita! Possiamo andare!”. Ma ancor prima di aver assaporato questo sollievo, Gianni ci ha spiegato che erano proprio questi i sentimenti necessari e richiesti per questa chiamata. Possiamo assicurarvi che era proprio questo che provavamo: il terrore della piazza, annunciare in modo così diretto Gesù ai giovani. Era la prima volta che ci capitava. Chi non avrebbe avuto paura.
La serata è proseguita con un momento molto forte di preghiera comunitaria. La presenza di Gesù Eucaristia sull’altare, la partecipazione corale di tutti, ci ha fatto vivere le sensazioni che probabilmente i primi discepoli di Gesù provavano nel sentirlo, nell’averlo vicino. È stata la sua presenza sull’altare e la discesa dello Spirito Santo per mezzo del sacerdote che ci ha liberati da quel senso di timore ed inadeguatezza del compito che stavamo per ricevere.
La preghiera si è conclusa con l’invocazione dello Spirito Santo, era anche la vigilia di Pentecoste, e l’imposizione delle mani da parte del sacerdote che aveva il mandato diretto dall’Arcivescovo di Firenze; gesto che rappresenta l’investitura ufficiale di Testimoni di Cristo nella piazza.
In coppia, come i discepoli mandati da Gesù, abbiamo affrontato la piazza tenendo bene a mente l’ultimo consiglio di Gianni: “le persone dalle quali non andreste mai sono quelle giuste!”.
Piazza Santa Croce il sabato sera è il mondo che Gesù indicava: spacciatori, punk, ubriachi, atei, musulmani, giovani ai margini della società a cui sicuramente il messaggio che portavamo: “entra con noi ed incontrerai Gesù”, pensavamo potesse non interessare. Invece ci siamo sentiti accolti, tutta questa variegata umanità ha in parte accettato direttamente il nostro invito entrando in Chiesa e pregando davanti all’eucaristia, e in parte ha comunque recepito il nostro messaggio ascoltando le nostre parole ed intessendo con noi un dialogo sulla fede.
Oltre a questo invito, il messaggio diretto che portavamo era quello dell’amore di Gesù morto e risorto per ogni uomo e che Lui, in qualunque momento della vita dell’uomo, è disposto ad accoglierlo ed ascoltarlo.
Quello che abbiamo vissuto è stata probabilmente una delle esperienze più forti della nostra vita.
Sentivamo Gesù con noi, la forza dello Spirito, la protezione del Padre. Ci siamo sentiti davvero discepoli inviati per le strade del mondo ad incontrare l’uomo con le sue povertà e le sue ricchezze.
Da sottolineare la forza che abbiamo ricevuto facendo questa esperienza in gruppo e condividendo già sulla strada del ritorno queste comuni sensazioni.
La pace, la serenità di cuore e d’animo, ed anche un’energia a noi sconosciuta vissute durante la serata, ci hanno accompagnato anche nei giorni seguenti lasciandoci la voglia di ripetere quest’esperienza.
Rocco, Sara, Deborah, Francesco, Paolo, David
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