Fischio d'inizio per la Clericus Cup Basket

Al via il campionato di pallacanestro a cui partecipano un centinaio di sacerdoti e seminaristi provenienti da 24 nazioni
Cresce la voglia di sport degli atleti con la tonaca. Dopo lo sci de “Il Signore s(c)ia con voi” e il calcio della “Clericus Cup”, sabato 1 marzo nell’impianto indoor del Pontificio Oratorio San Pietro di Via di Santa Maria Mediatrice 24 è risuonato il fischio d’inizio della prima edizione della “Clericus Cup Basket”, campionato di pallacanestro riservato ai seminaristi iscritti ai collegi, alle università, ai convitti e ai seminari pontifici, e ai sacerdoti di Roma e del Lazio. Il torneo è organizzato dal Centro Sportivo Italiano e patrocinato dal Pontificium Consilium pro Laicis “Sezione Chiesa e sport”. Nella giornata d’esordio, il Redemptoris Mater ha avuto la meglio sul Mater Ecclesiae (49-44). Vittoria anche per il Pontificio Collegio Urbano opposto al Sedes Sapientiae (43-32) e per il gran favorito, il Pontificio Collegio Americano del Nord, che ha battutto il Lituanum-Augustinianum (57-43).

La Clericus Cup Basket prevede cinque giornate di “eliminatorie”, semifinali con sola partita di andata: la prima classificata del girone incontrerà la quarta e la seconda la terza. Il 3 maggio si è giocata la finale e la “finalina” per il terzo posto. Sei gli istituti iscritti, un centinaio gli atleti provenienti da 24 nazioni. Ci sono i Legionari di Cristo del Mater Ecclesiae; i campioni della prima edizione della Clericus Cup Calcio Redemptoris Mater, ansiosi di dimostrare le proprie capacità atletiche anche sul parquet; i trasteverini del Sedes Sapientiae; il Pontificio Collegio Urbano, Lituanum-Augustinianum e il Pontificio Collegio Americano del Nord. Le gare del girone saranno divise in due periodi da 15 minuti, e, in caso di parità, si giocheranno cinque minuti di tempi supplementari. Semifinali e finali si comporranno invece di quattro periodi di dieci minuti ciascuno.

La presentazione del torneo di basket per religiosi è avvenuta venerdì scorso, presso il Collegio Internazionale Maria Mater Ecclesiae, durante un seminario di studio – “Lo sport: frontiera della nuova evangelizzazione” - promosso dal Csi in cooperazione con la “Sezione Chiesa e sport” del Pontificium Consilium Pro Laicis. Il segretario del Consilium, monsignor Josef Clemens, è intervenuto alla tavola rotonda sottolineando la legittimità dell’interesse della Chiesa verso il mondo dello sport: «Cristo illumina l’uomo in ogni sua dimensione – ha detto il prelato - quindi anche lo sport, i cui valori devono essere purificati, protetti e illuminati dalla luce del Salvatore». Padre Kevin Lixey, direttore della “Sezione Chiesa e sport” del Pontificium Consilium pro Laicis, ha ricordato la capacità di don Bosco di tradurre nel “metodo” dell’oratorio il valore educativo dello sport: «Giocare nel cortile fa diventare fratelli e si apprendono quei valori e quelle virtù che poi servono anche nella vita».

Edio Costantini, presidente del Centro Sportivo Italiano, si è agganciato alla relazione di padre Lixey: «Se togliamo allo sport il suo valore per la costruzione della persona umana, diventa una pratica solo consumistica e si perde un’opportunità per vivere una vita piena di senso». Infine, don Claudio Paganini, consulente ecclesiastico nazionale del Csi, ha descritto le modalità concrete di attuazione del progetto educativo dello sport all’interno delle parrocchie: «L’oratorio non è un luogo dove far giocare i bambini, ma un’occasione per mettere loro accanto figure educative, catechisti e animatori. Lo sport è riunisce in sé tutte le tre caratteristiche dell’oratorio: la valenza educativa, sociale e pastorale».