Un videogame contro lo sfruttamento
Due chiacchere :: High tech :: Giochi
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Un videogame contro lo sfruttamento
Campagna Cesvi per i diritti dei minori
Sono 218 milioni di bambini che vivono in condizioni di sfruttamento e 126 milioni i minori sono esposti a lavori rischiosi e alle peggiori forme di sfruttamento. In Asia c’è il più alto numero di bambini lavoratori tra i 5 e i 14 anni (122 milioni), ma i minori costretti a lavorare sono milioni anche in Africa. Per questo il Cesvi, nell’ambito della campagna internazionale Stop Child Labour - School is the best place to work, ha lanciato un videogame interattivo on line a favore dell’infanzia.
Il game, rivolto a ragazzi e giovani dai 13 ai 17 anni, vuole promuovere la consapevolezza dell’educazione come soluzione concreta al lavoro dei minori.
Sfruttamento del lavoro minorile e diritto all’educazione dei minori vengono rappresentati nel gioco interattivo da una scuola e una piantagione di cotone: il compito del giocatore sarà quello di sottrarre il maggior numero di bambini dallo sfruttamento e mandarli a scuola, dove potranno scegliere come costruire il proprio futuro.
Un’occasione divertente ed efficace per raggiungere giovani, amanti del web e dei videogame, sensibilizzandoli sul tema dello sfruttamento e sul ruolo dei consumatori nella scelta dei prodotti che provengono dal sud del mondo. Il gioco è stato lanciato in tutti i Paesi aderenti alla campagna (Italia, Olanda, Germania, Danimarca, Irlanda e Repubblica Ceca) nell’ambito del network europeo Alliance 2015.
Dopo aver giocato, ogni utente è invitato a firmare la petizione on line nell’ambito di una raccolta di firme che sta coinvolgendo anche personaggi politici e dello spettacolo, giornalisti ed opinion leaders, e tra un anno verrà consegnata al governo, affinché il nostro Paese si assuma degli impegni precisi a livello nazionale e internazionale sulla lotta allo sfruttamento dei minori.
http://www.stoplavorominorile.it/
Sono 218 milioni di bambini che vivono in condizioni di sfruttamento e 126 milioni i minori sono esposti a lavori rischiosi e alle peggiori forme di sfruttamento. In Asia c’è il più alto numero di bambini lavoratori tra i 5 e i 14 anni (122 milioni), ma i minori costretti a lavorare sono milioni anche in Africa. Per questo il Cesvi, nell’ambito della campagna internazionale Stop Child Labour - School is the best place to work, ha lanciato un videogame interattivo on line a favore dell’infanzia.
Il game, rivolto a ragazzi e giovani dai 13 ai 17 anni, vuole promuovere la consapevolezza dell’educazione come soluzione concreta al lavoro dei minori.
Sfruttamento del lavoro minorile e diritto all’educazione dei minori vengono rappresentati nel gioco interattivo da una scuola e una piantagione di cotone: il compito del giocatore sarà quello di sottrarre il maggior numero di bambini dallo sfruttamento e mandarli a scuola, dove potranno scegliere come costruire il proprio futuro.
Un’occasione divertente ed efficace per raggiungere giovani, amanti del web e dei videogame, sensibilizzandoli sul tema dello sfruttamento e sul ruolo dei consumatori nella scelta dei prodotti che provengono dal sud del mondo. Il gioco è stato lanciato in tutti i Paesi aderenti alla campagna (Italia, Olanda, Germania, Danimarca, Irlanda e Repubblica Ceca) nell’ambito del network europeo Alliance 2015.
Dopo aver giocato, ogni utente è invitato a firmare la petizione on line nell’ambito di una raccolta di firme che sta coinvolgendo anche personaggi politici e dello spettacolo, giornalisti ed opinion leaders, e tra un anno verrà consegnata al governo, affinché il nostro Paese si assuma degli impegni precisi a livello nazionale e internazionale sulla lotta allo sfruttamento dei minori.
http://www.stoplavorominorile.it/
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