Crisi alimentare, in Nigeria rischia di chiudere un seminario
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Crisi alimentare, in Nigeria rischia di chiudere un seminario
Drammatico appello dall’Africa: i seminaristi di Makurdi a rischio-fame
La crisi alimentare mondiale, cui è stato dedicato il (fallimentare) vertice FAO di Roma di pochi giorni fa, sta toccando in maniera drammatica l’Africa. E a farne le spese sono anche le strutture ecclesiali.
Ad esempio, un seminario maggiore nella zona centrale della Nigeria, Makurdi, che rischia la chiusura a causa dell’innalzamento dei prezzi degli alimenti di base come mais, granoturco e riso.
Nella struttura vi sono ben 520 seminaristi provenienti da 15 diocesi di tutto il Paese: “Abbiamo già iniziato a razionare il cibo a causa dei prezzi astronomici” ha spiega all’ong Aiuto alla Chiesa che soffre padre Kenneth Enang, il rettore del seminario.
La crisi alimentare ha peggiorato la ricerca di contenere i costi della struttura: l’elettricità viene prodotta da un generatore a diesel, che nel giro di una sola settimana è aumentato del 30%.
Il rischio è quella di chiudere prematuramente il seminario per “non far soffrire di fame i nostri studenti”: cosa ancora più drammatica dal momento che – racconta padre Enang – “la crescita della Chiesa in Nigeria è fenomenale, sebbene le numerose vocazioni siano ancora insufficienti ai bisogni”.
Lorenzo Fazzini
da www.giovani.org
La crisi alimentare mondiale, cui è stato dedicato il (fallimentare) vertice FAO di Roma di pochi giorni fa, sta toccando in maniera drammatica l’Africa. E a farne le spese sono anche le strutture ecclesiali.
Ad esempio, un seminario maggiore nella zona centrale della Nigeria, Makurdi, che rischia la chiusura a causa dell’innalzamento dei prezzi degli alimenti di base come mais, granoturco e riso.
Nella struttura vi sono ben 520 seminaristi provenienti da 15 diocesi di tutto il Paese: “Abbiamo già iniziato a razionare il cibo a causa dei prezzi astronomici” ha spiega all’ong Aiuto alla Chiesa che soffre padre Kenneth Enang, il rettore del seminario.
La crisi alimentare ha peggiorato la ricerca di contenere i costi della struttura: l’elettricità viene prodotta da un generatore a diesel, che nel giro di una sola settimana è aumentato del 30%.
Il rischio è quella di chiudere prematuramente il seminario per “non far soffrire di fame i nostri studenti”: cosa ancora più drammatica dal momento che – racconta padre Enang – “la crescita della Chiesa in Nigeria è fenomenale, sebbene le numerose vocazioni siano ancora insufficienti ai bisogni”.
Lorenzo Fazzini
da www.giovani.org
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